L'interferenza elettromagnetica (RFI/EMI) può degradare significativamente le prestazioni di circuiti progettati con cura, spesso rendendoli non funzionali. Questa sfida tecnica rappresenta non solo un problema ingegneristico, ma anche un notevole spreco di tempo e risorse.
I materiali in ferrite sono tipicamente divisi in due categorie principali, ciascuna ottimizzata per diverse gamme di frequenza e caratteristiche di prestazione:
Applicazioni:
Vantaggi prestazionali:Le ferrite NiZn dimostrano prestazioni ottimali tra 2 MHz e diverse centinaia di MHz, rendendole la scelta preferita per la maggior parte dei balun, unun e applicazioni di soppressione RFI/EMI ad alta frequenza.
Applicazioni:
| Mix # | Materiale | Permeabilità iniziale | Gamma di soppressione RFI/EMI | Circuiti sintonizzati | Trasformatori a banda larga |
|---|---|---|---|---|---|
| 31 | MnZn | 1500 | 1-300 MHz | – | 1:1, <300 MHz |
| 43 | NiZn | 800 | 25-300 MHz | <10 MHz | 3-60 MHz |
| 52 | NiZn | 250 | 200-1000 MHz | <20 MHz | 1-60 MHz |
| 61 | NiZn | 125 | 200-1000 MHz | <100 MHz | 1-300 MHz |
| 73 | MnZn | 2500 | <50 MHz | <2 MHz | <10 MHz |
| 75/J | MnZn | 5000 | 150 kHz–10 MHz | <0.75 MHz | 0.1-10 MHz |
Le ferrite sono materiali ceramici con proprietà elettromagnetiche uniche. Sono rigidi e fragili, con colori che vanno dal grigio argento al nero. Le loro caratteristiche elettromagnetiche possono essere influenzate dalle condizioni operative, tra cui temperatura, pressione, intensità del campo, frequenza e tempo.
Esistono due tipi fondamentali di ferrite: ferrite "morbide" che non trattengono una magnetizzazione significativa e ferrite "dure" con caratteristiche di magnetizzazione permanente. I materiali discussi in questo articolo sono tutte ferrite "morbide".
Le ferrite hanno una struttura cristallina cubica con la formula chimica MO·Fe2O3, dove MO rappresenta una combinazione di ossidi metallici bivalenti (come zinco, nichel, manganese e rame). La variazione di queste combinazioni di ossidi metallici crea materiali con proprietà su misura per applicazioni specifiche.
La storia delle ferrite (ossidi magnetici) risale a secoli prima di Cristo con la scoperta di pietre naturalmente magnetiche. I depositi più abbondanti sono stati trovati nella regione della Magnesia in Asia Minore, da cui il nome magnetite (Fe3O4).
Le prime applicazioni includevano le pietre di calamita utilizzate dai navigatori per individuare il nord magnetico. La comprensione scientifica progredì attraverso i contributi di William Gilbert, Hans Christian Ørsted, Michael Faraday, James Clerk Maxwell, Heinrich Hertz e altri.
Lo sviluppo moderno delle ferrite iniziò negli anni '30 in Giappone e nei Paesi Bassi, con J.L. Snoek presso i Philips Research Laboratories che realizzò le prime ferrite "morbide" commercialmente valide nel 1945. Oggi, le ferrite servono tre applicazioni elettroniche principali: elaborazione del segnale a basso livello, applicazioni di potenza e soppressione delle interferenze elettromagnetiche (EMI).
L'interferenza elettromagnetica (RFI/EMI) può degradare significativamente le prestazioni di circuiti progettati con cura, spesso rendendoli non funzionali. Questa sfida tecnica rappresenta non solo un problema ingegneristico, ma anche un notevole spreco di tempo e risorse.
I materiali in ferrite sono tipicamente divisi in due categorie principali, ciascuna ottimizzata per diverse gamme di frequenza e caratteristiche di prestazione:
Applicazioni:
Vantaggi prestazionali:Le ferrite NiZn dimostrano prestazioni ottimali tra 2 MHz e diverse centinaia di MHz, rendendole la scelta preferita per la maggior parte dei balun, unun e applicazioni di soppressione RFI/EMI ad alta frequenza.
Applicazioni:
| Mix # | Materiale | Permeabilità iniziale | Gamma di soppressione RFI/EMI | Circuiti sintonizzati | Trasformatori a banda larga |
|---|---|---|---|---|---|
| 31 | MnZn | 1500 | 1-300 MHz | – | 1:1, <300 MHz |
| 43 | NiZn | 800 | 25-300 MHz | <10 MHz | 3-60 MHz |
| 52 | NiZn | 250 | 200-1000 MHz | <20 MHz | 1-60 MHz |
| 61 | NiZn | 125 | 200-1000 MHz | <100 MHz | 1-300 MHz |
| 73 | MnZn | 2500 | <50 MHz | <2 MHz | <10 MHz |
| 75/J | MnZn | 5000 | 150 kHz–10 MHz | <0.75 MHz | 0.1-10 MHz |
Le ferrite sono materiali ceramici con proprietà elettromagnetiche uniche. Sono rigidi e fragili, con colori che vanno dal grigio argento al nero. Le loro caratteristiche elettromagnetiche possono essere influenzate dalle condizioni operative, tra cui temperatura, pressione, intensità del campo, frequenza e tempo.
Esistono due tipi fondamentali di ferrite: ferrite "morbide" che non trattengono una magnetizzazione significativa e ferrite "dure" con caratteristiche di magnetizzazione permanente. I materiali discussi in questo articolo sono tutte ferrite "morbide".
Le ferrite hanno una struttura cristallina cubica con la formula chimica MO·Fe2O3, dove MO rappresenta una combinazione di ossidi metallici bivalenti (come zinco, nichel, manganese e rame). La variazione di queste combinazioni di ossidi metallici crea materiali con proprietà su misura per applicazioni specifiche.
La storia delle ferrite (ossidi magnetici) risale a secoli prima di Cristo con la scoperta di pietre naturalmente magnetiche. I depositi più abbondanti sono stati trovati nella regione della Magnesia in Asia Minore, da cui il nome magnetite (Fe3O4).
Le prime applicazioni includevano le pietre di calamita utilizzate dai navigatori per individuare il nord magnetico. La comprensione scientifica progredì attraverso i contributi di William Gilbert, Hans Christian Ørsted, Michael Faraday, James Clerk Maxwell, Heinrich Hertz e altri.
Lo sviluppo moderno delle ferrite iniziò negli anni '30 in Giappone e nei Paesi Bassi, con J.L. Snoek presso i Philips Research Laboratories che realizzò le prime ferrite "morbide" commercialmente valide nel 1945. Oggi, le ferrite servono tre applicazioni elettroniche principali: elaborazione del segnale a basso livello, applicazioni di potenza e soppressione delle interferenze elettromagnetiche (EMI).